Dicembre 23, 2021

I 9 RISCHI ERGONOMICI A CUI PRESTARE ATTENZIONE DURANTE IL LAVORO

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I 9 RISCHI ERGONOMICI A CUI PRESTARE ATTENZIONE DURANTE LE ORE LAVORATIVE PER CHI LAVORA IN UFFICIO

Quasi tutti sanno che l’ergonomia oggigiorno ha un ruolo fondamentale nell’ambito dell’attività quotidiana al computer. Ma cosa significa in modo concreto?

Di seguito vedremo le informazioni più importanti per poter lavorare in SICUREZZA quindi in totale ERGONOMIA.

 

IL SIGNIFICATO E BREVE STORIA DELL’ERGONOMIA

Come ormai diffusamente noto, il termine Ergonomia deriva dalle parole greche ergon (lavoro) e nomos (legge).

Meno noto è il fatto che il primo accenno all’uso di tale parola lo si deve allo studioso polacco Wojciech Jastrzębowski nel 1857, nella sua opera Rys ergonomji czyli nauki o pracy, opartej na prawdach poczerpniętych z Nauki Przyrody (Il profilo dell’ergonomia, ovvero la scienza del lavoro, basata sulle verità tratte dalle scienze naturali).

Tuttavia, è solo nei primi anni del Novecento che si cominciano ad applicare sistematicamente i concetti di Ergonomia e del Fattore Umano nella progettazione dell’ambiente costruito. In particolare, questo avviene nel settore della Aviazione. Negli Stati Uniti, più che altrove, si comincia a studiare l’errore umano come fattore determinante della prestazione umana. Un altimetro non leggibile, diventa l’elemento scatenante per lo studio delle caratteristiche cognitive umane.

In questi anni, nasce anche il concetto di ‘uomo funzionale’, che prelude alle prime applicazioni di Antropometria. Prima degli anni 40, infatti, nella progettazione degli aerei il fattore umano era stato considerato troppo spesso come una costante più o meno statica. Con il concetto di uomo funzionale si cominciano ad apprezzare le differenze tra un essere umano e un altro: la statura, il peso, la taglia.

 

Oggi, più che mai, l’Ergonomia del prodotto rappresenta un Valore Aggiunto nel Marketing. Purtroppo, non sempre l’etichetta “ergonomico” associata ad un prodotto corrisponde ad una reale qualità ergonomica dello stesso.

 

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO

In che modo viene valutato il rischio sul lavoro?

Le norme della serie UNI ISO 11228 richiamate nell’allegato XXXIV° del D.Lgs.81/08 riguardano le attività di movimentazione manuale dei carichi in generale. In esse sono specificati i metodi per la valutazione del rischio e per la definizione degli interventi da apportare per la sua riduzione.

Le varie metodologie utilizzano due livelli di approccio: il primo è il livello di screening e serve per individuare la presenza di rischio mentre il secondo è il livello di dettaglio e prevede l’individuazione del livello di rischio, appunto.

Le norme UNI ISO si rifanno ai metodi di valutazione del rischio già noti in letteratura, tra cui la “Revised lifting index equation”, sviluppata dal NIOSH per il sollevamento ed abbassamento dei carichi, il metodo di Snook e Ciriello per il traino, la spinta ed il trasporto in piano, l’OCRA INDEX per i movimenti ripetitivi.

I settori di riferimento della consulenza e formazione del Centro Italiano di Ergonomia sono tutte le attività lavorative in cui si effettuano attività manuali che richiedono un impegno fisico o posturale.

I Rischi che valutiamo sono:

 

  • rischio da sovraccarico arti superiori (SBAS)
  • rischio da sovraccarico per movimentazione carichi (NIOSH)
  • rischio da sovraccarico per traino e spinta (attraverso il Dinamometro Traino e – Spinta DIN Ergo 81-08 Pro X)
  • rischio da sovraccarico per posture incongrue (UNI ISO 11226)
  • rischio da movimentazione manuale dei pazienti in ambiente ospedaliero (MAPO)

POSTURA CORRETTA ED ERGONOMICA

Quando stiamo seduti corriamo il rischio di soffrire dolori alla spalla o al collo derivanti da una posizione scorretta sulla sedia. Una sedia ergonomica posturale può prevenire simili problemi, però solo se è correttamente configurata. Una buona sedia da ufficio deve soddisfare una serie di requisiti: essere regolabile in altezza, poter ruotare ed avere uno schienale regolabile. Tutto ciò dev’essere unito ad una struttura solida e stabile. L’ideale è che la sedia sia fornita di ruote, fornite di sistema di blocco quando nessuno usa la sedia in modo da evitare cadute o movimenti accidentali. L’altezza raccomandata per il sedile è compresa in un intervallo approssimativo fra 43 e 52 cm. Lo schienale deve permettere alla persona di appoggiare la colonna vertebrale, anche se la posizione sul sedile può variare.

 

QUALI OGGETTI ERGONOMICI SCEGLIERE?

UNA SEDIA DIREZIONALE COMFORT che consente di mantenere una posizione corretta garantendo allo stesso tempo un supporto lombare per rimanere dritto con la schiena. La cosa fondamentale è scegliere una sedia che sia in grado di ricreare la curvatura naturale della spina dorsale.

UN POGGIAPIEDI Un’altra regola fondamentale per ottenere una postura corretta è quella di tenere i piedi saldamente a terra. Vietate quindi le gambe a penzoloni o, peggio ancora, rannicchiate.

IL POGGIA POLSI PER TASTIERA Insieme al poggiapiedi da scrivania, il poggia polsi da tastiera è un altro oggetto ergonomico che ci aiuta ad ottenere una posizione rilassata, contenendoci di digitare correttamente anche per ore.

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